Abitare i confini – Quale lavoro con le marginalità urbane?
Le città oggi si scoprono fragili. Percorse da tante, troppe vite marginali.
Uomini e donne che sentono venir meno ogni riferimento, che cercano di tenersi in piedi malgrado tutto vacilli.
Alcuni approdano in strada, altri si aggrappano agli aiuti che trovano.
C’è chi ha un progetto e cerca di custodirlo. Chi appare perduto ma ancora spera. Chi ha sofferto troppo per sperare ancora.
Fragilità esistenziali, familiari, psichiche, sociali, economiche.
Le città oggi appaiono un piano inclinato dal peso delle disuguaglianze.
Così, sui confini tra inclusione ed esclusione, cresce il numero di adulti e nuclei familiari.
Su quei confini ci sono anche, da sempre, i servizi di welfare della città: pubblici, di terzo settore, del volontariato.
La loro scommessa è tessere fili e costruire ponti: per tenere dentro chi rischia di scivolare fuori.
Ma oggi questa scommessa come giocarla? Con chi? Con quali linguaggi e invenzioni?
L’appuntamento nazionale è promosso da ASP Città di Bologna in partnership con il Comune di Bologna in collaborazione con Animazione Sociale.